martedì 24 novembre 2015

Guida all'acquisto di un PC da ufficio - Prima parte


Salve a tutti gentili lettori e lettrici, inauguro la nuova sezione "Blog" del mio sito con questa serie di tre articoli che vi darà qualche utile (spero) consiglio su come scegliere un PC per le vostre attività quotidiane d'ufficio. In questa prima parte decideremo se è veramente il caso di acquistare un PC, vedremo le differenze fra portatili e fissi, e cercheremo di capire quale sistema operativo usare. Nelle altre due parti, infine, ci concentreremo sugli aspetti tecnici di cui tener conto al momento dell'acquisto.

Prima di procedere con l'articolo vero e proprio, vorrei spendere alcune brevi parole su quello che sarà lo spirito di questo blog: non ho la presunzione di voler insegnare niente a nessuno, specialmente tenendo conto del fatto che su Internet esistono veramente tanti siti in cui reperire materiale valido. Nonostante questo, però, ho deciso di pubblicare questo blog per cercare di alleviare un problema che la mia personalissima esperienza mi ha più volte posto davanti, ovvero un generico e diffuso disallineamento tecnologico fra i lavoratori e quello che potremmo definire il "sistema digitale e tecnologico Italiano". A coloro i quali che, per motivi di lavoro, hanno a che fare con enti come l'INPS, l'INAIL, l'Agenzia delle Entrate, ecc... sarà sicuramente capitato di doversi dotare (a volte obbligatoriamente per legge) di strumenti informatici per poter adempiere a tutta una serie di norme e procedure che ora è possibile portare a compimento solamente per via elettronica. Il problema nasce dal fatto che spesso, queste procedure non sono ben documentate e/o dotate di un buon "servizio clienti", salvo essere a volte completamente non funzionanti. Questo blog, quindi, vuole essere un supporto per diverse problematiche e casistiche reali collegate ad aspetti tecnologici delle attività lavorative quotidiane.

Senza perderci in un ulteriori discorsi, dunque, andiamo a vedere come scegliere il nostro PC da ufficio.

Ho deciso di comprare un nuovo PC… oppure no?

La prima cosa che dovete chiedervi prima di procedere all'acquisto, anche se può sembrare strano, è se avete effettivamente bisogno di acquistare PROPRIO un computer. Dovete infatti cercare di capire quali siano il vostro scopo e le vostre necessità o, per dirlo in parole più semplici, "che cosa avete intenzione di fare con il computer". Se doveste scoprire che le vostre attività sono perlopiù a carattere di consultazione, potreste pensare anche di optare per un tablet. Come indicazione generale, l'acquisto di un PC è la scelta corretta se vi troverete a dover effettuare molto spesso almeno un paio delle seguenti operazioni:

  • redigere documenti di testo;
  • lavorare con fogli di calcolo;
  • stampare documenti (magari anche con una media costante di 5-6 pagine o più);
  • utilizzare supporti esterni di memoria come CD, DVD, pennette o hard disk USB, ecc…
  • leggere ed inviare messaggi di posta elettronica con allegati vari;
  • utilizzare software applicativi specializzati e/o non disponibili su dispositivi come tablet e smartphone.

Portatile o fisso?

Una volta deciso per l'acquisto del PC, il prossimo quesito che dovete porvi è quello di scegliere fra un portatile od un desktop, volgarmente detto "computer fisso". Quello che è ovvio è che il principale vantaggio di un portatile è quello di essere appunto… portatile. Quello che è un po' meno ovvio è che spesso questo è l'unico vero vantaggio di questa tipologia di computer. Per rendere possibile la "portabilità", infatti, è necessaria la miniaturizzazione di tutta la componentistica interna di cui il PC è composto, cosa che, per vari motivi tecnici e fisici, rende solitamente i portatili (a parità di prezzo con i fissi), meno potenti e maggiormente inclini a problematiche di surriscaldamento (per via dell'estrema vicinanza delle parti) che possono portare facilmente a dei guasti. Proprio per questo motivo, ovvero per la maggior perizia richiesta nell'assemblaggio, un portatile è generalmente più costoso di una controparte fissa e tale costo tende a pesare in maniera nettamente maggiore nel malaugurato caso di guasti. Prendiamo ad esempio un incidente piuttosto comune, ovvero versare del liquido sulla tastiera del computer (chi ha detto caffè?). Nel caso il computer sia un fisso, è sufficiente staccare la tastiera danneggiata, comprarne una nuova ad un prezzo che solitamente si aggira intorno ai 15-30€ per prodotti più che degni, ed il problema è risolto. Nel caso in cui il PC sia un portatile, bisogna innanzitutto pregare di essere stati fortunati, poiché trovandosi la tastiera direttamente SOPRA al circuito principale e ad altri componenti vitali, se il liquido è "passato" potrebbe aver fatto danni veramente ingenti. Nel caso invece in cui il danno si limiti alla tastiera, occorrerà portarlo in assistenza (a nostre spese se la garanzia è scaduta), lasciarlo lì fermo per almeno 4-5 giorni, sobbarcarsi un preventivo che, per esperienza personale, è sempre di almeno 30-50€, e pagare quindi la riparazione (tenendo conto che la sola tastiera da cambiare ha un prezzo che, in media, si aggira attorno ai 100€).

Tutto questo, ovviamente, non significa affatto che i PC portatili siano prodotti da evitare assolutamente, solo che è bene tenere in considerazione che il loro acquisto ha molto più senso se si prevede che si avrà necessità di spostare il computer in luoghi diversi. A supporto di questa tesi, aggiungo anche che, all'opposto, è a mio avviso sconsigliabile acquistare quei PC fissi ultra-compatti che si vedono in alcuni uffici: questi ultimi, infatti, soffrono praticamente degli stessi problemi dei portatili e non hanno il loro grande vantaggio di essere spostabili, in quanto non dotati di un loro monitor incorporato.

Scegliere il sistema operativo

Un altro aspetto fondamentale per la scelta del PC da acquistare è quella relativa al sistema operativo. Il sistema operativo, spesso abbreviato in S.O. (o O.S., dall'inglese Operative System), è il software principale del computer, quello su cui si basano tutti gli altri programmi che andremo ad utilizzare. Da molto tempo, il mercato è dominato dalle varie incarnazioni di Windows, il sistema sviluppato dalla Microsoft. Il suo concorrente principale è sicuramente il MacOS, ovvero il sistema progettato da Apple per la sua serie di computer "Mac", ma in questo scontro trova spazio anche il mondo Unix/Linux, ovvero una galassia di sistemi operativi (da cui peraltro deriva direttamente anche il MacOS), che hanno la caratteristica di essere open source, ovvero a "codice aperto" (un software open source è gratuito ed il suo codice sorgente è di pubblico dominio e può quindi essere acquisito, modificato e in molti casi anche ridistribuito senza incorrere in problemi legali).

Questa sulla scelta del sistema operativo è una diatriba che appassiona ed infiamma milioni di appassionati ed addetti ai lavori in tutto il mondo, che arrivano spesso ad arroccarsi su posizioni totalmente refrattarie al dialogo. Il motivo è che molte funzionalità del computer, e a volte anche la sua architettura interna, vengono letteralmente stravolte dal passaggio da un sistema ad un altro. Vorrete perdonarmi, quindi, se salterò tale disfida a pié pari: come da titolo, infatti, questo articolo vuole consigliare il lettore sull'acquisto di un PC per attività d'ufficio, per cui la scelta è praticamente obbligata. Non me ne vogliano gli appassionati di Linux e Mac, ma il mio consiglio propende decisamente per il sistema di Microsoft: il primo non è assolutamente adatto a chi non ha basi di programmazione e di informatica in generale, mentre il secondo è spesso non compatibile con tutte quelle procedure burocratiche di cui si parlava in apertura.


Con l'analisi di questi tre punti si conclude questa prima parte dell'articolo. Nella prossima, come promesso, inizieremo ad occuparci degli aspetti tecnici più importanti di cui tenere conto al momento dell'acquisto di un PC. Pertanto, vi ringrazio e vi do appuntamento alla seconda parte.

- Matteo Belfiori